Piccolo, credito, pubblicità

Entro il 2 aprile 2024 deve essere inviata al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2024.

In cosa consiste l’incentivo? Chi può accedere al beneficio? Quali sono le criticità e i limiti della misura?

Il credito di imposta, nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche online , è concesso ai titolari di reddito d'impresa o di lavoro autonomo e agli enti non commerciali che incrementano di almeno l'1% l’investimento pubblicitario per il 2024, rispetto all’analogo investimento effettuato sullo stesso mezzo di informazione nell’anno precedente.

Gli investimenti in questione possono essere sostenuti solamente su stampa tradizionale e online e non sulle piattaforme social. Dunque, occorre fare attenzione riguardo questo aspetto che potrebbe portare l’imprenditore a compiere scelte sbagliate. Dal 2023 sono state, inoltre, escluse dal bonus radio e televisione. Ad oggi l’unico settore ammesso è la stampa periodica, nazionale, locale e digitale.

Chi ha intenzione di accedere a questa misura deve fare una comunicazione nella quale è stabilita la spesa che si vuole sostenere nel 2024 e che rappresenta una sorta di prenotazione delle risorse. Per confermarla è necessario inviare, con la stessa modalità, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2025 la “dichiarazione sostitutiva” relativa agli investimenti effettuati. Solo in esito alla presentazione delle “dichiarazioni sostitutive” sarà formato l’elenco definitivo dei soggetti ammessi all’agevolazione. Quindi va da sé, come le tempistiche siano piuttosto lunghe.

Infatti, non è tutto oro quello che luccica. Chi presenta la domanda deve essere preparato al fatto che il beneficio, quasi certamente, non corrisponderà effettivamente al 75% del valore incrementale, in quanto la percentuale del beneficio subirà una significativa riduzione poiché la dotazione finanziaria di 30 milioni di euro, prevista dal bando, verrà divisa per tutti i richiedenti aventi diritto.

In sintesi, il bonus pubblicità rappresenta un'agevolazione utile se viene richiesta dall’imprenditore che ha un’autentica esigenza di sostenere spese sui mezzi di informazione; qualora, invece, l’intenzione dell’imprenditore fosse quella di effettuare un investimento che non avrebbe fatto senza il credito di imposta, meglio non intraprendere questa strada, in quanto si potrebbe rimanere delusi.

Il consulente specialista di finanza agevolata di Telematica ItaliaMaurizio Macrì fa il punto sull’agevolazione.

 

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