Contributi a fondo perduto, tax credit, finanziamenti agevolati, sgravi fiscali. Per un’azienda è possibile raggiungere il miglior risultato solo se è affiancata e supportata da un’assistenza specialistica.
Telematica Italia è da oltre vent'anni al servizio delle imprese nella finanza agevolata e nel tax credit e si imbatte spesso in situazioni irrimediabili a causa degli errori commessi dalle aziende che hanno voluto “fare da sole”. Le occasioni perse, che invece avrebbero potuto portare grandi benefici agli imprenditori, sono frutto di errori evitabili solo se i titolari avessero deciso di investire nella finanza agevolata tramite un network di professionisti come il nostro che orienta su temi legali, fiscali, economici e bancari e supporta progetti innovativi per ricevere, per esempio, finanziamenti diretti a fondo perduto dell’Unione Europea.
Ecco gli errori più comuni che le aziende tendono a fare quando cercano di ottenere un incentivo senza un’adeguata assistenza:
- Non verificare i requisiti “soggettivi” richiesti che l’impresa deve obbligatoriamente possedere: Ateco ammissibile, Durc in regola, Diritti camerali correttamente pagati, non versare in “stato di difficoltà”, etc.
- Non verificare compiutamente la dimensione di impresa: alcuni bandi sono riservati solo alle Pmi e non alle grandi imprese. Prima di presentare qualsiasi domanda, bisogna quindi calcolare correttamente la dimensione della propria impresa, ovvero del proprio gruppo di imprese, attenendosi scrupolosamente ai dettami della Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003 e del decreto del Mise del 18 aprile 2005.
- Avviare l’investimento prima di presentare la domanda di accesso (per la maggior parte delle misure agevolative): questo succede spesso, quando c’è la brama di voler fare tutto e subito da parte delle aziende senza che vengano considerati gli step obbligatori da seguire. Avviare un investimento prima di aver presentato domanda farebbe venir meno uno dei capisaldi della finanza agevolata, ovvero l’effetto incentivante dell’intervento pubblico mediante utilizzo di fondi Ue.
- Avere legami, anche di parentela, tra impresa e fornitore. L’auto-fatturazione è categoricamente esclusa da qualsiasi misura agevolativa.
- Quietanzare gli investimenti con mezzi di pagamento non tracciati: pagare in contanti, pagare con assegni, pagare con conto corrente non intestato all’azienda.
- Cumulare erroneamente più incentivi sullo stesso investimento, salvo che non sia consentito in maniera bidirezionale dai bandi “cumulati”. In ogni caso è vietato il “doppio finanziamento”, ovvero un’agevolazione (o il cumulo di più agevolazioni di diversa natura) che non può coprire più del 100% del costo di un progetto.
- Compensare in maniera errata i crediti di imposta: ad esempio utilizzare il codice tributo inesatto oppure compensare più credito effettivamente spettante.
- Realizzare in maniera non corretta l’investimento riportato in domanda e/o non rendicontarlo entro i termini previsti dal bando.
- Non monitorare tempestivamente le comunicazioni (integrazioni documentali e/o informative, osservazioni, etc.) richieste dall’ente gestore della misura a mezzo Pec, oppure rispondere fuori dai termini perentori indicati nelle medesime missive ricevute;
- Non comunicare tempestivamente e nei termini prescritti dalla misura agevolativa variazioni al progetto presentato e/o modifiche societarie.
Fare investimenti e avviare nuovi progetti attraverso la consulenza di qualità significa accedere con sicurezza alle numerose agevolazioni pubbliche che sostengono le imprese. Ogni azienda, con un consulente professionista, deve valutare attentamente come e quando entrare in campo. Telematica Italia lavora ogni giorno al fianco dei propri partner, in questa direzione.